giovedì 24 settembre 2015

Accordatura - primo canto dell'"Art Nouveau" di Giancarlo Petrella

Il poema viene introdotto dall’episodio della Danzatrice; vengono presentati i temi portanti dell’opera: il desiderio, il linguaggio, l’immaginazione, l’istante; perciò il componimento è un esempio lampante dello stile del poeta, che alterna momenti di pura bellezza elegiaca a riflessioni filosofiche, spesso compenetrandoli a vicenda.

Tento ritrar ne’ versi miei la sacra

Danzatrice,
Ugo Foscolo
Linee,[1] danzatrice, curve a me balli:
petali[2] e[3] foglie e rami e fiori segni
nel vuoto impaziente; di presto avvalli
i pudori, e non del nudo te sdegni.[4]

Indecisa la veste e il peplo ritto
o mobile o assente al moto;[5] si scioglie
all’arboree carole[6] 'l vuoto, afflitto,
e s’altera per le femminee foglie.

Lo stesso piacer che reca ‘l suon ïo[7]
vien per cenni da’ costumi sensuali,
in cui non può l’amoroso desïo
fievolire dell’illusione l’ali.

Tal desïo, più che ‘l pensare, parte
noi dagli altri, similmente il linguaggio
individua le cose più dell’arte
sensibile,[8] ch’al mondo il dire è raggio;[9]

cede questo desiderio a l’immago,
che sempre s’accende e prende l’istante[10]
dal nulla e, non altro vedendo, pago
nel godere il presente e mai l’avante.

Solo con l’immaginazione mirasi
la bellezza, né i sensi, né il pensare
la nutrono; un piacer dagli occhi spira,
e informa le cose di per sé amare.

La tua nudità è pudore, il tuo velo
Selene di color, di fiori adorno
il crin; con di giovinezza lo zelo
promette il viso amor nel suo soggiorno.[11]

[1]Elemento primordiale. Ndc
[2]Il richiamo al regno vegetale, come apertura di un componimento o di una raccolta poetica, è un leitmotiv. Ndc
[3]La presenza della congiunzione e può essere intesa come indice di un continuo movimento. Ndc
[4]L’elemento erotico, presente in questo canto, verrà mediato dalla figura di Catone il Censore, una delle “guide” nel Poema, nel secondo canto. Ndc
[5]Il movimento è sempre un elemento che indica indecisione. Ndc
[6]Danze medievali. Ndc
[7]Il suono della parola io produce un affetto così intenso, un’evocazione così rapida, che molti sistemi filosofici sono nati semplicemente partendo da questo stato d’animo.
[8]La sensibilità. Ndc
[9]L. Wittgenstein, Tractatus Logico-Philosophicus, §5.6: «I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo».
[10]Il desiderio, l’immaginazione e l’istante formano una trinità all’interno del Poema. Ndc
[11]Musicalità aspra che piacque, per spezzare la facilità di canto.


di Giancarlo Petrella,
tratto da "La Morte del Tempo - Art Nouveau”
Proprietà letteraria riservata©

nb. L’introduzione e le note segnalate con la dicitura Ndc sono a cura di Nicoletta Pia Rinaldi - Proprietà letteraria riservata©

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