domenica 28 maggio 2017

Santo Stefano a Bologna - dal terzo canto del "Cortese Memorie di un Sogno" di Giancarlo Petrella

Era l’eternità e il Creatore mossesi;
l’universo in un punto vide e disse:
qui fia un tempio a Me eterno; così orando
nel sogno sussurrò a Liutprando, nulla
questi mutò. D’intorno fioca luce
come in un sogno e un silenzio pervade
che riconforta l’anima dal mondo.

Mi prendesti la mano e comprendemmo
la Gloria; e quando verrà delle rose
il tempo, non avere paura, guarda:
l’universo non ha in cura né noi,
né sé medesimo; non pianger ora
se questo Nulla ci accompagna e sfiora,
ché per quel poco che conta, ci amammo
come nessuno saprà far mai più.


di Giancarlo Petrella,
tratto da "La Morte del Tempo - Cortese Memorie di un Sogno"
Proprietà letteraria riservata©

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